Come risparmiare sulla spesa

Il peso della spesa

L' inflazione galoppa ed il nostro portafoglio dimagrisce sempre più velocemente e senza sforzi particolari.

Il ritmo con cui viaggia l'inflazione non è mai stato così alto dal 2001 e, ad incidere sul carovita, non sono purtroppo i consumi voluttuari ma alimenti di base come frutta e verdura,pane e pasta,latte e carne, carburante, bollette e trasporti.

Del latte si è registrato un aumento del prezzo pari a + 8,5% , della frutta un aumento pari a + 5% e della carne  un aumento  pari a + 3,5%. Numeri da capogiro se si pensa che mediamente,in un anno, una famiglia italiana consuma quasi 200 chili di frutta e verdura!

Nel passaggio dal produttore al negoziante, i prezzi di frutta e verdura lievitano enormemente, subendo rincari complessivi anche del 30-40% come nel caso di mele (+ 45%), pomodori (+ 46%), zucchine (+ 32%).

Pertanto, per avere un ruolo attivo nel contenere questa impennata dei prezzi è necessario:

1) Informarsi sui prezzi

2) Acquistare dove costa meno

3) Evitare gli sprechi

I mercati rionali ed i piccoli fruttivendoli risultano ancora essere i canali d'acquisto privilegiati  rispetto alla grande distribuzione perchè domina la convinzione  che, acquistando alle bancarelle, si possa ancora risparmiare qualcosina.

Questa convinzione viene convalidata anche dai dati Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare) secondo cui al mercato, pur seguendo fluttuazioni stagionali,la frutta e la verdura costano meno che al super mercato.

Non bisogna però tralasciare l'altra faccia della medaglia e cioè che, tra gli ambulanti ed i piccoli fruttivendoli,è ancora prassi comune non esporre in maniera evidente , tramite cartellino, il prezzo al pubblico, come detterebbe invece la legge. Questo mal costume comporta ovviamente un danno perché,in tal modo, non si possono confrontare le varie  offerte e scegliere quella più conveniente. Inoltre, la scarsa trasparenza,alimenta i piccoli ma significativi comportamenti scorretti di alcuni commercianti.

Essere puntigliosi, soprattutto quando i prezzi non sono esposti, è quindi fondamentale, come è fondamentale verificare che non ci sia differenza tra peso richiesto e peso effettivamente dato.

Abbondano infatti i fruttivendoli " generosi" che  riempiono il sacchetto ben oltre le nostre richieste, facendoci ovviamente pagare in più ogni grammo della merce acquistata.

Spesso infatti, ciò che chiediamo non coincide con quanto ci viene dato: se chiediamo ad esempio un chilo di mele, raramente il fruttivendolo ci darà esattamente un chilo di mele! Un certo margine di tolleranza è necessario ( chi riempie il sacchetto lo fa generalmente " a occhio" , in base all'esperienza), ma abbondare in maniera eccessiva è sintomo di un comportamento volontario per far lievitare lo scontrino.

Confrontando i vari prezzi ed analizzando i dati per punto vendita, risulta che i mercati all'aperto ed i mercati coperti sono allineati nell'offerta mentre i fruttivendoli tradizionali fanno pagare generalmente di più.

E' quindi il caso di dire.....SIAMO ALLA FRUTTA, MA RISPARMIARE SI PUO'!!!

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